I bilanci di salute sono visite programmate ad età prefissate, dalla nascita fino ai 14
anni, nelle quali il pediatra di famiglia valuta la crescita fisica, lo sviluppo psicomotorio
e, globalmente la maturità psico-affettiva del bambino.
Durante i bilanci di salute il pediatra effettua una visita generale completa, valuta la
crescita staturo-ponderale e verifica se il bambino ha raggiunto le tappe cognitive e
motorie adeguate per l’età. Il pediatra può così cogliere tempestivamente i segni di
patologie o di ritardi nello sviluppo che, se non diagnosticati e curati tempestivamente,
potrebbero avere un decorso o conseguenze più gravi.
I bilanci di salute sono anche l’occasione per fornire ai genitori le indicazioni necessarie
per affrontare serenamente i vari momenti della crescita, per parlare di prevenzione e
costituiscono un prezioso momento in cui far emergere eventuali problemi o difficoltà
riscontrate.
I bilanci di salute previsti sono 10 e vengono effettuati circa a queste età:
- primo bilancio di salute: 1 mese;
- secondo bilancio di salute: 3 mesi;
- terzo bilancio di salute: 6 mesi;
- quarto bilancio di salute: 9 mesi;
- quinto bilancio di salute: 12 mesi;
- sesto bilancio di salute: 18-24 mesi;
- settimo bilancio di salute: 36 anni;
- ottavo bilancio di salute: 6 anni;
- nono bilancio di salute: 11 anni;
- decimo bilancio di salute: 12-14 anni.
A seconda delle età, ad ogni bilancio di salute il pediatra focalizza la sua attenzione
su particolari aspetti dello sviluppo e può anche effettuare alcuni test di prevenzione
di patologie, come la valutazione della capacità uditiva, visiva e della postura.
Il ruolo dei genitori è fondamentale, dato che conoscono i propri bimbi meglio di
chiunque altro e sono i primi custodi della loro salute: è grazie alle loro informazioni e
percezioni che il pediatra riesce ad avere un quadro più definito dello stato di salute
del piccolo che lo aiuti a capire se lo sviluppo sta procedendo in modo adeguato. Per
agevolare questa raccolta di informazioni è lo stesso pediatra che porrà delle
domande mirate volte ad indagare non solo eventuali segni di patologia o riguardanti
più in generale lo stile di vita, come l’alimentazione, il sonno, l’attività sportiva e l’uso
dei dispositivi elettronico-digitali.